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La Taskforce Culture è soddisfatta del chiaro Sì alla Legge Covid 19

[Comunicato stampa della Taskforce Culture]

Il rinnovato Sì alla Legge Covid 19 dimostra che la popolazione continua a sostenere l’insieme di disposizioni in essa contenute. La fiducia della popolazione verso gli strumenti di compensazione per i settori più duramente colpiti – che per altro non erano contestati – è altrettanto importante. Per rispettare questa chiara volontà popolare – e non ultimo in considerazione del fatto che la crisi pandemica si va di nuovo acuendo – è indispensabile che durante la sua sessione invernale il Parlamento estenda le misure di compensazione e lo scudo protettivo a sostegno del settore culturale mantenendoli invariati nella forma.

Con il rinnovato Sì alla Legge Covid 19, la Taskforce Culture vede innanzitutto confermata la sua convinzione che i dispositivi di compensazione e sostegno previsti dalla legge continuino a essere indispensabili e riscuotano un alto consenso presso la popolazione. Adesso è necessario che anche il Parlamento ne tenga conto nella prossima sessione invernale e che deliberi una proroga, come già proposto dalle commissioni responsabili di entrambe le Camere.

Ha funzionato, quindi deve continuare…

L’attuale Legge Covid 19 e gli strumenti finanziari che essa offre a sostegno dei settori più fortemente colpiti hanno dimostrato di funzionare. Il che non significa un aggravio in termini economici, dato che la loro sospensione comporterebbe, ad esempio, costi aggiuntivi per il fondo di disoccupazione e i sussidi sociali, né si tratta di un pozzo senza fondo: il limite di credito per quest’anno non è stato raggiunto, e naturalmente i sostegni sarebbero concessi solo dove si riscontrasse un bisogno reale e comprovato.

Se il settore culturale dovesse tornare alla normalità in tempi più rapidi del previsto, calerebbe anche il numero delle richieste presentate e/o approvate. Prolungare le misure di compensazione e lo scudo protettivo significa quindi, innanzitutto, garantire quella sicurezza finanziaria di cui si ha urgente bisogno e dare al settore culturale fiducia nel futuro.

… tanto più in un inverno incerto per il settore culturale

Il settore culturale ha un disperato bisogno di stabilità in quella che continua a essere ancora oggi una situazione estremamente instabile: è sufficiente uno sguardo ai Paesi vicini per accorgersi che gli operatori e le imprese culturali avranno da affrontare un inverno tutt’altro che facile e ancora molto lontano dalla normalità. Non solo il dovere di rispettare la volontà popolare, ma la stessa situazione epidemiologica odierna indica chiaramente la necessità di non far decadere alla fine dell’anno l’erogazione di indennità e sostegni.

Strategia 3G e Certificato Covid per trascorrere l’inverno in sicurezza

Con il Sì alla Legge Covid 19 sono stati approvati anche la strategia 3G della Confederazione e il Certificato Covid. Il certificato permette lo svolgimento e la partecipazione agli eventi nella massima sicurezza possibile e consente agli operatori culturali di viaggiare. Finché verrà mantenuta la certificazione obbligatoria per partecipare alle manifestazioni, i costi per i test dovrebbero tornare ad essere a carico della Confederazione e dai Cantoni.


Membri di Taskforce Culture: Olivier Babel (LIVRESUISSE), Stefan Breitenmoser (SMPA – Swiss Music Promoters Association), David Burger (MMFS – MusicManagersForum Suisse), René Gerber (Cinésuisse – associazione ombrello del comparto svizzero del cinema e dell’audiovisivo, ProCinema – Associazione svizzera per il cinema ed il noleggio), Regine Helbling (Visarte – associazione professionale svizzera delle arti visive), Liliana Heldner (DANSE SUISSE – associazione professionale dei danzatori svizzeri), Christian Jelk (Visarte – associazione professionale svizzera delle arti visive), Sandra Künzi (t. Professioni dello spettacolo Svizzera), Alex Meszmer (Suisseculture), Marlon Mc Neill (IndieSuisse – associazione delle etichette musicali e di produttrici e produttori indipendenti, SMECA – Swiss Media Composers Association), Jonatan Niedrig (PETZI – Federazione svizzera per i clubs e festivals di musica), Nicole Pfister Fetz (A*dS – Autrici e Autori della Svizzera, Suisseculture Sociale), Rosmarie Quadranti (Cultura), Nina Rindlisbacher (SMR – Consiglio svizzero della musica), Beat Santschi (USDAM – Unione Svizzera degli Artisti Musicisti, sindacato svizzero delle musiciste e dei musicisti), Christoph Trummer (SONART – Associazione Svizzera di Musica)

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